♫♪ MUSICA 0-5 ♫♪

ispirata ai contenuti della Music learning Theory di E.Gordon

 

La musica ci accompagna da quando siamo ed esistiamo, è radicata nei nostri primi battiti di vita, ci introduce in un universo sonoro fatto di ritmo, tempo, movimento, plasma i nostri modi d’essere, i rapporti con l’altro, la percezione del nostro corpo, delle nostre emozioni e sentimenti. Tutti, quando nascono, hanno capacità artistiche, soprattutto nella sfera musicale; già nel ventre materno gli esseri umani riconoscono la musica, e a pochi mesi di età sono in grado di distinguere ritmo e successione di suoni. Tutti hanno il diritto di sviluppare questa modalità comunicativa; l’esperienza musicale deve divenire un patrimonio culturale e umano condiviso da tutti in quanto incrementa lo sviluppo cognitivo, promuove l’integrazione della componente logica, di quella percettivo-motoria e affettivo-sociale. Attiva inoltre una ricca interazione tra i due emisferi del cervello, migliorando le capacità di apprendimento e facilitando lo svolgimento di operazioni complesse della mente e del corpo. Il desiderio di valorizzare e di ridare importanza alla cultura musicale nella nostra società e nella scuola è presente e molto sentito.

I corsi di MUSICA 0-5 sono ispirati alla Music Learning Theory (MLT) - Teoria dell’Apprendimento Musicale - ideata da E.Gordon (South Carolina University USA) e fondata su quasi 50 anni di ricerche ed osservazioni.

La MLT descrive la modalità di apprendimento musicale del bambino a partire dall’età neonatale e si fonda sul presupposto che la musica si possa apprendere secondo processi analoghi a quelli con cui si apprende il linguaggio.

Il bambino è immerso nei suoni parlati della lingua madre fin dalla nascita; nel corso del tempo, attraverso tentativi di imitazione, svilupperà un proprio vocabolario parlato. Sarà solamente durante l’età scolare che imparerà a leggere e a scrivere nella propria lingua.

Lo stesso percorso vale per la musica.

Al pari degli altri linguaggi, la musica possiede una tecnica, una sintassi e una precisa modalità espressiva che, come qualsiasi altro codice comunicativo, vanno acquisite attraverso l’ascolto, la lettura e la produzione.

Ad un bambino immerso nei suoni musicali fin da piccolo, viene data la possibilità di sviluppare un proprio vocabolario di suoni ascoltati (PRIMI SUONI 0-36 mesi) e poi, interagendo attraverso risposte musicali, prima spontanee poi intenzionali, di sviluppare il suo vocabolario di suoni cantati (CRESCERE IN MUSICA 3-5 anni). In questo modo, durante l’età scolare, sarà pronto così alla comprensione degli elementi fondamentali della sintassi musicale acquisendo un’intonazione e un senso ritmico accurati.

Le ricerche scientifiche documentano che la massima capacità di apprendimento si registra nella primissima infanzia, periodo in cui viene a formarsi un alto numero di connessioni sinaptiche all’interno della corteccia cerebrale, un periodo di assorbimento e di apprendimento irripetibile. È importante offrire molti stimoli al bambino sin dalla più tenera età per permettergli di sviluppare un ricco patrimonio sensoriale.

I bambini verranno condotti attraverso le fasi di ‘Acculturazione – Imitazione – Assimilazione’ a sviluppare la capacità di audiation ‘pensiero musicale’; il corrispettivo del pensiero in relazione al linguaggio.

L’obiettivo è quello di dare al bambino la possibilità di far crescere la sua attitudine musicale nell’età più favorevole ad imparare.

L’intuizione di E.Gordon (maggiori informazioni nel link sottostante) consiste nel lasciare apprendere in modo spontaneo la musica la bambino secondo modalità simili a quelle con cui si apprende la lingua materna. È dunque necessario che il bambino cresca in un ambiente ricco di stimoli musicali di qualità, diversificati e provenienti non solo da apparecchi di riproduzione sonora ma da persone che cantano e suonano per lui, si muovono in modo fluido e interagiscono con lui per mezzo della musica.

L’insegnante intona canti ritmici e melodici senza parole non solo in modo maggiore e minore in tempo binario o ternario, instaurando con la voce e il movimento un dialogo musicale e sonoro simile a quello che spontaneamente le madri instaurano con i loro piccoli.

I bambini rispondono spontaneamente alla musica con il movimento e vengono incoraggiati a muoversi liberamente all’interno di un ambito musicale, il gioco sarà il contesto naturale in cui avrà luogo il processo di apprendimento dei bambini.

 

Proporre musica in maniera non occasionale porta frutti alla persona.

La musica agisce sugli stati più profondi dell’essere e sulle emozioni, è nutrimento per la mente e per lo spirito, è divertimento e gioco, sviluppa le potenzialità espressive della persona, è forma di comunicazione e benessere, rafforza il legame affettivo tra adulto e bambino.

In ambito pedagogico, incrementa le capacità di ascolto, osservazione, rispetto delle regole, riflessione, immaginazione e creazione, permette la costruzione di capacità critiche e discriminatorie, rafforza l’autostima.

Tutti hanno il diritto di sviluppare questa modalità comunicativa; l’esperienza musicale deve divenire un patrimonio culturale e umano condiviso da tutti in quanto incrementa lo sviluppo cognitivo, promuove l’integrazione della componente logica, di quella percettivo-motoria e affettivo-sociale.

Attiva inoltre una ricca interazione tra i due emisferi del cervello, migliorando le capacità di apprendimento e lo svolgimento di operazioni complesse della mente e del corpo.

 

 

LE ATTIVITA' 

Durante i corsi di MUSICA 0-5 la docente guida informalmente il bambino all’apprendimento musicale attraverso l’esempio diretto, il gioco e il movimento libero, comunicando attraverso canti melodici e ritmici senza parole e pattern tonali e ritmici, ascoltando, rispecchiando le risposte musicali del bambino, dando un contesto all’interno della sintassi musicale. Questo tipo di insegnamento, che propone competenze musicali senza insegnarle in modo esplicito, viene confermato in campo neuroscientifico dalla scoperta dei neuroni specchio. Gli strumenti che vengono utilizzati sono: la voce, il corpo e il movimento. La voce rispecchia la nostra essenza attraverso il tono e l’intenzionalità; essa è la prima forma di interazione tra madre e bambino che si esplica in quella sorta linguaggio intuitivo ed emozionale proprio del motherese. Il corpo e il movimento esprimono il nostro ‘esserci’, permettono l’instaurarsi di una relazione. Il movimento è lo strumento di esplorazione, conoscenza, assimilazione della sintassi musicale; permette l’acquisizione della consapevolezza ritmica, poiché un movimento a flusso continuo nello spazio consente l’acquisizione del concetto di tempo. Non si propone musica secondo un atteggiamento solo volto a intrattenere, non vengono richiesti saggi di abilità, né si chiede di imparare per imitazione, ma si rispettano i tempi di apprendimento e di risposta di ognuno, in un clima rilassato di quiete e tranquillità. I momenti di musica si alternano a momenti di silenzio, offerto come opportunità creativa e considerato premessa fondamentale capace di permettere l’assorbimento degli stimoli proposti e di favorire le risposte musicali dei bambini. Varie sono le risposte sia vocali che motorie; vocalizzi melodici e ritmici spontanei costituiscono una vera e propria forma di lallazione alla quale il docente risponde in modo intonato ai bambini in un vero e proprio dialogo fatto di prime "parole" musicali. Gattonamenti, sospiri, sorrisi, mani che battono il tempo si intrecciano in uno scambio affettivo, emotivo ed empatico. 

 

CHI E' EDWIN GORDON

Il Prof. Gordon (USA) è celebre in tutto il mondo nel campo  dell’educazione musicale. Con la sua opera scientifica e didattica ha fornito un contributo fondamentale allo studio dell’Attitudine Musicale, allo sviluppo della Music Learning Theory e allo studio del movimento in relazione allo sviluppo del senso ritmico.

La Music Learning Theory (MLT) è una teoria che studia le modalità di apprendimento musicale del bambino a partire dall’età neonatale e si fonda sul presupposto che la musica si possa apprendere secondo gli stessi processi del linguaggio parlato.

Concetto centrale della MLT è quello di audiation ossia di pensiero musicale, di capacità di comprendere e sentire la musica nella propria mente. Sviluppare questa capacità nei bambini è il presupposto principale dell’apprendimento musicale, della creatività in musica e della capacità di improvvisazione. Le ricerche di Gordon dimostrano che l’ambiente musicale in cui un bambino viene allevato incidono profondamente nelle sue capacità di comprendere e di conoscere la musica. La MLT descrive l’apprendimento musicale del bambino proponendo per l’adulto una modalità di guida informale durante l’età prescolare e una di insegnamento formale per l’età scolare e per l’insegnamento dello strumento.