IL GREMBO MUSICALE

gli incontri sono rivolti a mamme e papà dalla 24° settimana di gestazione per info: cell. 347.4602032  mail: musicanovella@gmail.com 

"Tutto è suono, null'altro che suono. Sono suoni gli astri, i loro pianeti e il loro contenuto. Gli elementi appartengono al suono come pure ciò che formano, dai corpi più semplici a quelli più complessi: il mondo vegetale e il regno animale. L’essere umano è suono, anche se non lo sa o lo ha dimenticato”. (A.Tomatis)

 

IL CORSO DI GREMBO MUSICALE comprende nel prezzo la FASCIA ACUSTICA che consta di una cintura pre-assemblata, 4 mini casse, la prolunga, il libretto di istruzioni con un anno di garanzia

 

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MARTINA NOVELLA   curriculum clicca qui  

insegnante di massaggio infantile melodico 

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LA MUSICA E LA VITA

La musica è la stenografia dell’emozione, ha il potere dell’espressione, attiva i nostri sentimenti e stati d’animo più profondi. Ci accompagna da quando siamo ed esistiamo, è radicata nei nostri battiti di vita, ci introduce in un universo fatto di ritmo, tempo e movimento, plasma i nostri modi d’essere, la percezione del nostro corpo, i nostri sentimenti e le nostre emozioni; regola il nostro battito cardiaco, la pressione sanguigna, potenzia le difese immunitarie …

Nel pancione della mamma il bambino è avvolto in una “bolla sonora”, in un “universo sonoro e ritmico” che culla l’embrione in modo costante e rassicurante; il battito cardiaco, il flusso sanguigno, il respiro, i movimenti diaframmatici, i borborigmi intestinali, il rumore delle articolazioni sono tutte fonti sonore che costituiscono una stimolazione per il feto. Tutto ciò che la madre prova lo prova anche il bambino, il bambino ascolta tutto, il suo sistema neurosensoriale è costantemente stimolato e la mamma è come un direttore d’orchestra capace di trasmettere anche le emozioni suscitate dai suoni.

Dalla 24° settimana il feto è realmente in grado di udire i suoni; l’orecchio del bambino in questo periodo mette in funzione processi cognitivi di riconoscimento e di memorizzazione; si è dimostrato che egli sa riconoscere determinate voci alle quali offre precise risposte motorie e fisiologiche. Una volta venuto alla luce, sa riconoscere perfettamente le musiche ascoltate con regolarità durante la gestazione; studi scientifici lo hanno dimostrato, e spesso il bimbo reagisce rilassandosi e tranquillizzandosi al loro ascolto, come se quei suoni avessero la capacità di riportarlo verso il mondo accogliente e protettivo del ventre materno.

Dedicare al bambino cura, attenzione e ascolto già prima della nascita è un dono che si può e si deve offrire. Il suono e la voce sono la prima importante forma di comunicazione tra mamma e bambino, base per una relazione positiva, aperta, rassicurante, vero cibo per la mente e il corpo. Pensare e amare il bimbo rappresenta una “musica” che arriva al feto; se questi pensieri e questo amore si fanno voce, allora l’accoglienza diventa un vero legame precoce in cui madre, padre e bambino possono realmente percepirsi reciprocamente ed entrare in risonanza.

 

MUSICA E CANTO IN GRAVIDANZA

Data l’importanza del suono nel processo di gestazione, il canto e la musica sono tra le attività più indicate.

Abituarsi a comunicare con i suoni, con il corpo, con lo sguardo significa ampliare incredibilmente il proprio vocabolario, utilizzare un linguaggio intuitivo e affettivo che sarà poi la base del sistema comunicativo con il neonato. Il canto è vita e nessuna madre è stonata per il proprio bambino.

Nell’emissione vocale tutto il corpo entra in vibrazione, e le vibrazioni sonore aiutano il rilassamento.

La voce umana inoltre, oltre ad essere frequenza sonora e vibratoria, si carica anche di valenze affettive ed emotive che la rendono preziosa.

Una voce vibrante e piena di amore mette in movimento e in risonanza l’essere intero.

 
 
 

L’UNIVERSO MATERNO

L’attvità fisica della madre, i suoi pensieri, le sensazioni che prova e le emozioni che vive si rispecchiano all’interno del suo corpo con sonorità variabili. L’accelerazione del battito cardiaco e del flusso sanguigno, la velocità respiratoria, le contrazioni muscolari, modificano le vibrazioni ritmico-sonore in cui è avvolto il bambino e con le quali empaticamente entra in risonanza percependone le variazioni. 

Lo stato d’animo della madre è percepito perfettamente dal bambino; se la mamma è gioiosa, farà vibrare di gioia anche il bambino, oppure calmandosi e rassicurandosi dopo una forte emozione, rassicurerà anche lui.

Ecco perché è così importante parlare e cantare al bambino, perché si instaura una vera e propria consonanza, in cui il suono è l’oggetto intermediario che permette e facilita la relazione, il dialogo e l’empatia.

 

E I PAPÀ ?

Mentre i suoni uterini e la voce della madre permettono al feto di plasmare una prima identità del sé, come essere separato da lei, la voce del padre è il primo suono affettivo e vibrante che gli parla dal mondo esterno. Come la madre, anche il padre ‘pensa e ama’ il bambino avvolgendolo in una sorta di abbraccio mentale e affettivo; se questi pensieri e questo amore si faranno voce, allora l’accoglienza diventerà legame in grado di percepirsi ed entrare in risonanza. Si è riscontrato che le frequenze più gravi vibrano nella parte bassa del corpo e soprattutto a livello osseo e muscolare, quelle acute invece nella parte alta e a livello nervoso. Potremmo dire, quindi, che la voce maschile contribuisce a un consolidamento della struttura corporea del bambino, offrendo così forza e stabilità al fisico in crescita. Parlando al bambino, cantando per lui, unendo al suono della voce il contatto della mano sul ventre, verrà percepita la propria  presenza. Le risposte fisiologiche e motorie del feto non mancheranno, alcune molto evidenti come i calcetti e le capriole che permettono al bimbo di spostarsi in utero per avvicinarsi al punto di provenienza del suono e del contatto. Una volta nato, il bimbo riconoscerà questa voce fra tutte le altre e saprà che un legame è già esistente.

 

 

I BENEFICI

La musica aiuta nello sviluppo di un carattere socievole, cooperativo, tollerante e ben disposto all’ascolto degli altri.

la musica è una ricchezza culturale che offrirà al bimbo un’identità sociale e un rassicurante senso di appartenenza e al tempo stesso una possibilità di avvicinamento ad altre culture con apertura e tolleranza.

Fare musica con il proprio bambino, ascoltare tanta musica, ma soprattutto cantare con lui, perché nessuna registrazione può sostituire la vitalità e il significato affettivo della voce. Giocare, improvvisare, inventare e creare musica. Vivere un’intera vita armoniosa e musicale!

 

GLI OBIETTIVI

STIMOLARE

la capacità di rilassamento e di espressione corporea,

le potenzialità ritmiche e gestuali,

l’apertura di canali espressivi, affettivi,

percettivi e comunicativi

per INCREMENTARE

il rapporto madre-padre-bambino

RISVEGLIARE E FAVORIRE

la creatività attraverso stimoli sonoro-ritmici

OFFRIRE

nuovi strumenti d’interpretazione

e di comunicazione non verbale

attraverso lo sviluppo della percezione sonora